Mi autodenuncio, sono solito collezionare figuracce al supermercato, anche se – lo ammetto – non mi dispiace affatto.

Amo fare la spesa da solo: quando vado, indosso le cuffiette e sparo musica a palla.
Mentre giro tra le corsie con la musica in cuffia, canto: non proprio a squarciagola, ma neanche sommessamente, diciamo tipo Eddie Murphy quando canta “Roxanne” in “48 ore”, ecco.

E già vengo guardato di traverso. Poi, se la canzone si presta, accenno anche alcuni passetti di danza: niente di eclatante, giusto qualche colpetto d’anca e magari un paio di scosse al carrello.

Infine, sono solito commentare in un tono di voce ben udibile quasi tutto ciò che scelgo (“Uuuuh, booono questo!”) o non scelgo (“Seeeeee, QUINDICI EURO al chilo? Ma tenetevelo, daaaaaaaai!”).

La gente tende ad evitarmi, specialmente mamme con bambini: considerate che ho anche una certa età, quindi non passo nemmeno per il giovane eccentrico.

Sono di Milano, di solito bazzico l’Esselunga di viale Suzzani o l’Ipercoop di viale Sarca, sappiatelo.

Se per caso doveste incontrarmi, non abbiate paura: in fondo sono innocuo