Pranzo di Natale.

Invitati a casa di mio cognato per il pranzo di Natale accetto malvolentieri, ma lo faccio per “l’armonia”.

Mio cognato è uno di quelli con le braccine molto corte, moooolto corte.

Arriviamo e parcheggiamo fuori nel giardino, scendendo butto l’occhio sul termometro che segna 8,9 gradi.

Entriamo con le mani piene di pietanze da mangiare poiché i 2 taccagni non hanno cucinato un piatto e dico uno! Nemmeno il dolce ha fatto lei (meglio così, non lo avrei mangiato).

Noto immediatamente che dentro c’è il gelo, chiedo: “Ma non hai acceso il camino?”.

“Ci siamo alzati poco fa”
“E la caldaia?”, chiedo io, “la caldaia potevi attaccarla, no?”.

Lui: “Ma non si sta male, dai”, io prendo la porta, esco, vado in auto e prendo il termometro portatile.

Dopo 10 minuti segna 10 gradi.