Nella mia gioventù irruente, a 19 anni, mi lanciai in un’impresa culinaria per impressionare un’amica: patatine fritte gourmet.
Tra una chiacchierata e l’altra di qualche ora, mi sono improvvisamente interrogata: “Ma l’olio non ha voglia di bollire oggi?”.
Senza neanche finire la frase, la cucina è diventata uno spettacolo pirotecnico! Fiamme ovunque!
In preda al panico, sono diventata un pompiere da sitcom, tentando di spegnere le fiamme con una bottiglia d’acqua (spolier: pessima idea, olio ed acqua non sono amici). La fiamma si triplicó e l’olio saltò ovunque.
Fortunatamente, venne in soccorso mia zio, il nostro esperto anti-incendio, il quale ha messo in atto una coreografia da film d’azione per sedare l’incidente.
Mentre correva verso la cucina, il pavimento era così intriso di olio ( saltato in aria al lancio dell’acqua) che prese uno scivolone degno dei migliori acqua park.
Dopo ore di avventure, abbiamo scoperto che l’olio era ancora pronto per una recita. Bastava sollevare il coperchio che ripartiva la fiamma.
Mentre cercavamo di riprenderci dallo shock, ho deciso di conferire un tocco splatter al tutto, tagliandomi al dito durante le operazioni di pulizia.
La mia amica, povera innocente si è ritrovata da ospite a supereroina delle pulizie, prendendo il comando e ripulendo da sola il tutto .