Mi autodenuncio, anche perché i fatti sono ormai prescritti. La vicenda risale al 1992, quando mio padre mi permise, per la prima volta, di espatriare con la sua macchina, una Lancia Y10. Per ragioni di sicurezza il caro babbo fece installare nella macchinetta una sorta di antifurto, consistente in un bottoncino situato un po’ nascosto sotto il volante che, una volta inserito, staccava completamente il sistema elettrico.

Probabilmente si trattava di un espediente che i ladri mediamente esperti impiegavano circa 30 secondi a riconoscere ed individuare, però l’elettrauto di mio padre era furbo ed infatti era riuscito a venderne ed installarne parecchi. Così nel settembre del 1992 partii da Recanati ed iniziò la mia avventura europea (ero diretto in Belgio).