Autodenuncia plurima:
– parto da lavoro per tornare a casa ore 19.00. Per tutta la durata del viaggio sento sulla pelle quella sensazione di essermi dimenticata qualcosa…
Arrivo a casa ore 19.30, sto per scendere dalla macchina ed ecco che ho un flash: “ca**o! Non ho spento la stufa del mio ufficio”. Una stufa alogena che potrebbe incendiare tutto lo stabile, a maggior ragione che era venerdì sera e fino a lunedì nessuno sarebbe entrato a lavoro, nemmeno il titolare. Quindi riparto da casa, torno sul luogo di lavoro. Ovviamente era spenta perché il mio cervello funziona meglio del previsto. Riparto e torno a casa. Mentre guido penso: “previsto arrivo ore 20:30…”

– è mattina, c’è un bel sole e io sto aspettando il medico specialista che deve venire a domicilio a casa di mia madre. Mentre guardo un passante e lo saluto, ho un flashback assurdo dove appoggio i soldi, che avrei dovuto dare al medico, sulla mensola all’ingresso di casa mia e non ricordo di averli presi prima di uscire di casa. Guardo nel portafoglio e ho solo 5 euro. Quindi? No panic. Arriva il medico, fa la sua visita, e io tutta sorridente gli propongo di andare al bar (primo disponibile a 20 minuti di auto) così avrei potuto ritirare i soldi e pagare la parcella.

Entrambi d’accordo partiamo con le rispettive auto, vado prima io, così passo anche al bancomat (e sfreccio tra le curve di una strada montana che conosco fin troppo bene).