Anni fa vengo contattato da un carissimo amico, “D”: una coppia di amici (suoi) decide di sposarsi e, conoscendo la passione per la fotografia di D, gli chiedono di scattare le foto del matrimonio.

Lui non se la sente granché e probabilmente non è nemmeno all’altezza e coinvolge anche me (che condivido la stessa passione per la fotografia e che, sempre con lui, avevo messo in piedi un progetto fotografico).
Ci tengo a precisare che non siamo fotografi professionisti.

Comunque, accettiamo e decidiamo di dividerci i compiti: la mattina presto lui si recherà dalla sposa, io dallo sposo.
Appena salito in auto, chiamo D al telefono: “Hey, mica mi hai detto dove si trova la casa!”
Risposta: “Cavolo, ora non ricordo, ma appena entri in paese, fai la salita, due curve e vedrai sicuramente la gente fuori dalla casa dello sposo”.